Prof, cos’è l’anoressia? E la bulimia?
I ragazzi della scuola secondaria di primo grado si trovano ad affrontare spesso, in questi tre anni intensi, le prime tematiche “da grandi”. Stimolati da media, social, confronti con gli adulti, si pongono domande a cui non sempre è facile trovare una risposta.
Durante una lezione di geografia, spiegando cosa sia l’olio di colza, il paragone con l’olio di palma è stato subito colto dalla classe seconda C del plesso Gabellini di Coriano. Partendo da questo argomento, le domande dei ragazzi sono sfociate in interrogativi molto precisi su problemi legati all’alimentazione.
“Prof, cos’è l’anoressia? E la bulimia? È vero che si va in bagno a vomitare dopo aver mangiato tantissimo?”.
La mia formazione umanistica ha concesso risposte sull’etimologia di questi termini (anoressia = dal greco anoreksía, derivato di óreksis ‘appetito’, col prefisso an- privativo; bulimia = dal gr. būlimía ‘gran fame’, composto di bûs ‘bue’ e limós ‘fame’, “fame da bue”). Ma per tutto ciò che riguarda le tematiche psicologiche e sociali ho rimandato ad un incontro con la dottoressa Vera Belli, psicologa d’istituto, che ho organizzato.
I ragazzi hanno riflettuto, durante il primo appuntamento avvenuto il 24 novembre, su concetti e parole legate a queste dinamiche sottili e allo stesso molto invadenti nei pensieri di ragazzi in via di sviluppo. Hanno scoperto cosa siano i Disturbi del Comportamento Alimentare.
Hanno capito che non esiste un solo modo per guardare se stessi ma ben tre: l’immagine che hanno gli altri di noi, la percezione che io ho di me, e quella che realmente proietto nel mondo che ci circonda. Si tratta di tre specchi che non sempre corrispondono, e sono dilatati e filtrati dal nostro vissuto, dalle nostre paure e ansie.
Come lavoro in classe, al fine di elaborare e consolidare le informazioni ricevute, è stata realizzata una produzione scritta su schema a Y (impressioni, connessioni, domande). Gli elaborati sono stati condensati in un contenuto digitale (domande e connessioni). Il video è stato poi inviato alla dottoressa Belli.
L’incontro successivo, avvenuto in data 11 febbraio, ha visto una presentazione della dottoressa completamente incentrata sulle domande, dubbi, richieste dei ragazzi. Le parole della dottoressa sono andate chirurgicamente ad agire sulle loro insicurezze. Ho trovato queste informazioni, così ben tarate sui loro pensieri, davvero efficaci per saziare gli interrogativi degli alunni.
“Quando sono stata contatta per approfondire una serie di domande scaturite direttamente dai ragazzi, sulla tematica dei disturbi alimentari, ho pensato quanto fosse importante offrire loro uno spazio per riflettere e discuterne.
L’interesse che ho sentito in entrambi gli incontri e la partecipazione anche mettendosi in gioco personalmente, riflette il bisogno che i ragazzi hanno di essere ascoltati e il nostro dovere di farlo.
Nel momento in cui ho ricevuto le domande, scaturite da un lavoro fatto in classe con la docente, ho capito che avevano bisogno di risposte comprensibili ma precise; ammetto che non mi sarei mai aspettata alcune domande e per altre la spiegazione non è stata così semplice.
Ho rimandato comunque anche a loro le mie difficoltà nel trovare alcune risposte: non tutto segue la logica di causa-effetto”.
È stato poi creato un contenuto digitale conclusivo (il video sotto riportato) che riassume tutte le attività svolte, con, come ultimo passaggio, un ringraziamento sentito alla dottoressa accanto a quello rivolto agli alunni di 2 C.
Hanno richiesto un momento scuola davvero intenso e proficuo. Ci auguriamo che le risposte e l’ascolto alle loro paure e domande sia sempre attivo e pronto per favorire una consapevole e sana crescita personale.
- Attività n. 1 – Anoressia e bulimia

- Attività n. 2 – Testo espositivo digitale



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