U.E.S. (Unità Educativa Sperimentale)

Nata come Unità Educativa Assistenziale (U.E.A.) nell’a.s.1988-89 per inserire alunni in grave difficoltà, fino a quel momento non accolti dalla scuola pubblica, dal 1998- 99 si è trasformata in Unità Educativa Sperimentale, volendo sottolineare l’intento di ricerca, sperimentazione e documentazione. Da allora opera su una media annuale di circa 25 alunni diversamente abili. Si configura come modello organizzativo di base di tutto l’Istituto Comprensivo di Coriano, pur essendo fisicamente collocato all’interno del plesso “Favini” di Coriano. La struttura assume un ruolo determinante in considerazione dei numerosi alunni per i quali si attivano percorsi di integrazione individualizzati e diversificati.

Filosofia di base

  • Mettere in relazione le persone, aiutandole ad aiutarsi a vicenda
  • Intendere la classe come una comunità che accoglie tutti, dove ognuno può soddisfare le proprie esigenze
  • Stimolare gli alunni ad assumersi funzioni di “tutor”: scelta strategica nella crescita reciproca.

Obiettivi formativi

  • Accrescere il grado di autonomia di ciascun alunno diversamente abile
  • Sviluppare le potenzialità residue
  • Promuovere e favorire lo sviluppo socio-affettivo di tutti gli alunni

Percorsi metodologici e strumenti

  • Conoscenza dell’alunno: attenta osservazione al fine di rilevare i bisogni del singolo alunno diversamente abile
  • Stesura di un P.E.I. adeguato alle capacità, competenze e ritmi di apprendimento di ogni singolo alunno, che consenta collegamenti e punti d’incontro fra programmazione di classe e programmazione individuale, che coordini gli interventi di tipo assistenziale-educativo-didattico,
  • Attività in classe, a classi aperte per piccoli gruppi, per gruppi trasversali.
  • Coinvolgimento degli altri alunni in veste di Tutor,
  • Didattica per laboratori,
  • Scambio di ruoli fra insegnanti di classe e docenti di sostegno.

Organizzazione

  • Servizio team di formatori,
  • Laboratori,
  • Spazi appositamente strutturati,
  • Centro sperimentazione e documentazione.

Metodologia e didattica

Le esigenze, competenze e possibilità dei singoli alunni difficilmente possono venir accolte e sviluppate da un’unica metodologia. Normalmente, per ogni alunno si forma un metodo che attinge a diverse tecniche, tra le quali:

  • Organizzazione TEACCH (Treatment & Education of Autistic and Communication Handicapped Children),
  • Metodo ABA
  • Comunicazione Aumentativa Alternativa/PECS (Picture Exchange Communication System)
  • Stimolazione Basale
  • Uso di software didattici.

Gli assistenti incaricati dall’A.S.L. di Rimini

Da 30 anni gli assistenti incaricati dall’A.S.L. svolgono un ruolo fondamentale nella conduzione e nella realizzazione delle attività costitutive dell’U.E.S. Si tratta di personale in servizio nel plesso “Favini” per l’intera durata dell’anno scolastico. Il loro servizio è strettamente complementare al lavoro svolto dai docenti di classe e di sostegno, a favore dei bambini diversamente abili frequentanti la scuola primaria. Gli assistenti svolgono compiti connessi con la necessità di assistenza e collaborano alla realizzazione di attività di laboratorio in cui è indispensabile la compresenza di più personale. Tra gli elementi di qualità del lavoro da loro svolto, essenziale risulta la cura dell’igiene personale dei bambini con gravi deficit fisici, nonché l’indispensabile aiuto durante la fruizione della mensa scolastica. Oltre a tutto ciò, e come ulteriore elemento che favorisce la qualità del servizio U.E.S., va sottolineata la loro capacità, acquisita anche in tanti anni di lavoro nella scuola, di favorire le relazioni tra tutti i bambini e fra bambini e adulti, facendo così emergere la loro funzione come fondamentale per tutta la scuola.

PROGETTO-UES-1

PROGETTO-UES-2